Un sorriso gradevole, al giorno d’oggi, è il miglior biglietto da visita di una persona. I mass media propongono dei canoni estetici basati su denti bianchi e sorrisi armoniosi. Lo sbiancamento dentale è un trattamento cosmetico che elimina macchie, pigmentazioni e discolorazioni degli elementi dentari mediante l’applicazione di prodotti specifici, portando ad ottenere un colore più chiaro di quello di partenza
.
Modalità e tempi di applicazione dello sbiancante variano a seconda del colore di partenza del dente e del risultato che si vuole ottenere: a volte è necessaria più di una seduta per raggiungere la tonalità di bianco desiderata.
Possono essere sbiancati sia i denti vitali sia i denti devitalizzati: le procedure impiegate sono lievemente diverse, ma in entrambi i casi non si altera la struttura del dente e il paziente non è esposto rischi.
E’ importante sapere che i denti si sbiancano, ma le corone e le otturazioni no, quindi bisogna valutare con il proprio dentista, prima di procedere con lo sbiancamento, con che modalità è meglio intervenire. Come funziona lo sbiancamento?
All’interno dello smalto del dente ci sono dei pigmenti colorati che, grazie alla loro struttura chimica, riescono a penetrare all’interno del dente. La funzione dello sbiancante è di penetrare nello smalto dentale, raggiungere i pigmenti colorati e, mediante una reazione chimica, convertirli in una tonalità più chiara. Ricerche scientifiche dimostrano che un trattamento sbiancante effettuato a regola d’arte e in modo professionale non danneggia lo smalto dentale e che non indebolisce in nessun modo i denti.
In letteratura è riportato che un lieve incremento della sensibilità quale effetto collaterale degli sbiancanti pare manifestarsi nel 67% dei casi. Si tratta sempre di sensibilità temporanea e facilmente eliminabile, che non richiede l’assunzione di farmaci da parte del paziente. Può capitare che si formino piccole irritazioni delle gengive descritte dai pazienti come lievi e transitorie Lo sbiancamento può essere effettuato sia in studio che a casa.
Lo sbiancamento domiciliare richiede l’utilizzo per alcune ore di una mascherina contenente il prodotto sbiancante, che va portata per 10-14 giorni. Ha il vantaggio di poter essere effettuato per periodi di tempo piuttosto lunghi ed è il gold standard dei trattamenti sbiancanti.
Lo sbiancamento alla poltrona, invece, viene effettuato dal dentista con un prodotto molto più concentrato di quello che si utilizza nello sbiancamento domiciliare: questo permette di ottenere un risultato immediato. L’effetto dello sbiancamento dura da 1 a 4 anni; poi, lentamente, si ha un ritorno alla colorazione originaria del dente. Il mantenimento nel tempo dei risultati ottenuti dipende molto dalla collaborazione del paziente, che dovrebbe evitare abitudini viziate quali il fumo di sigaretta o l’eccessivo consumo di alimenti pigmentanti.